Franciacorta: lo Champagne Italiano

Franciacorta: lo Champagne Italiano

Franciacorta: lo Champagne Italiano

20 / 03 / 2016

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Vini Franciacorta: una tradizione millenaria, una impresa moderna

Il terreno dell'area della Franciacorta - morene glaciali di acciottolato e sabbia su calcare - è perfetto per la coltivazione dei vigneti: le vigne furono introdotte dai Romani e sono attestate in Virgilio, il poeta latino nato nella non lontana Mantova, e da Plinio il vecchio. La prima menzione dei vini Franciacorta (anzi: Franzacurta) risale al 1270. Ma la "rivoluzione" Franciacorta è decisamente recente. Il primo uso moderno di “Franciacorta” in associazione al vino è del 1957 quando Guido Berlucchi produsse il primo “Pinot Franciacorta”.

Berlucchi e il Franciacorta

Berlucchi è a tutti gli effetti l'azienda "madre" del Franciacorta: nel 1961 l'enologo di Berlucchi Franco Ziliani ottenne il permesso di produrre un piccolo lotto (tremila bottiglie) di vino frizzante. Il risultato? Un immediato successo! Nel 1967 i vini Franciacorta diventano DOC - Denominazione d’Origine Controllata, dichiarando esplicitamente l'uso del metodo tradizionale, quello dello Champagne, come condizione per la produzione.

Le tipologie di Franciacorta

Il Franciacorta “standard” deriva da Chardonnay e / o Pinot Nero, con al massimo un 50% di Pinot Bianco. Il Franciacorta Satèn è un Brut da Chardonnay e Pinot Bianco (fino al 50%). Il Franciacorta Rosé ha almeno un 25% di Pinot Nero, Chardonnay,  Pinot Bianco (fino al 50%). Il Franciacorta Millesimato viene prodotto solo nelle annate migliori e con un invecchiamento di 37 mesi; il Riserva viene invecchiato 67 mesi.

Franciacorta all'Enoteca Alessi

Da Alessi trovi un'ampia selezione di vini Franciacorta: naturalmente Berlucchi, ma anche La Montina, Derbusco, Conti Ducco. Puoi goderti un buon bicchiere di Franciacorta nel nostro Alessi Wine Bar, oppure portarti a casa qualche bottiglia dello... Champagne italiano!