La verità sul Prosecco Sei un appassionato di Prosecco? Ma quale Prosecco? Storia e tradizione di questo vino famoso e apprezzato in tutto il mondo sono interessantissime e variegate. Quindi, andiamo a scoprirle! Il Prosecco delle origini Prosecco è una cittadina del Friuli Venezia Giulia, non lontana dal confine con la Slovenia e ormai parte dell’area urbana di Trieste.   È a questo luogo che si deve la denominazione dell’uva Prosecco. La primissima apparizione del nome “Prosecco” inteso come vino risale a un diario di viaggi scritto nel 1617 da Fynes Moryson, gentiluomo inglese tornato da un decennale tour dell’Europa continentale. Moryson citava il Prosecho come antico vino prodotto nella zona omonima fin dal tempo dei Romani. La rivoluzione del Prosecco   Pur con una storia millenaria alle spalle, il Prosecco ha raggiunto l’attuale straordinaria popolarità solo di recente. È dagli Anni Sessanta in poi che i produttori iniziano a concentrarsi sulla qualità e sulla diversificazione dallo spumante come prodotto nella zona di Asti, concentrandosi sulla produzione di vino non dolce ma secco. Era nato il Prosecco “moderno”. Prosecco o “Prosecchi”? Esistono oggi tre tipologie distinte del Prosecco: spumante, frizzante e tranquillo.   Il Prosecco è una “DOC” con due “DOCG”: Prosecco Conegliano Valdobbiadene Superiore e Asolo Prosecco Superiore. Ad Alessi trovi naturalmente una fornitissima selezione dei migliori produttori di Prosecco. Sotto i riflettori ad Alessi: Prosecco Ruggeri   Tra le migliori etichette in assoluto, il Valdobbiadene DOCG Prosecco Ruggeri: una cantina dell’area di Cartizze attiva dal 1950, ma i Ruggeri si sono occupati di vigne e vino nella zona dall’antichità, tanto da meritarsi addirittura un toponimo nell’area di Cartizze, area che rappresenta il miglior terroir per la produzione delle uve di Glera / Prosecco. La prossima volta che vieni a farci visita, non dimenticare di gustarti un calice di Prosecco Ruggeri! ;-)