Sperimentare con il tè

Sperimentare con il tè

13 / 11 / 2014

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Che si tratti di vino o di whisky, di pasta o di biscotti, la nostra filosofia è sempre la stessa: perseguire la qualità. Filosofia che, naturalmente, si applica anche nel caso del tè. Come dicevamo, il tè in Italia rischia spesso di essere sottovalutato, ma che venga dalla Cina, dall'India, oppure dall'Africa, il tè ha tante storie da raccontare, tante qualità da apprezzare, e qualche segreto. Il tè: qualcosa di completamente diverso Pensate alla vostra tazzina di espresso bevuta in piedi, al bar. E poi pensate alla cerimonia del tè in Giappone, o al fatto che il tè compare negli scritti di alcuni degli autori più importanti della letteratura mondiale (per esempio? Beckett, Joyce...): nel tè c'è qualcosa di speciale, che ha bisogno di tempo e pazienza per essere compreso e apprezzato. Potremmo dire, forse senza esagerare, che il tè è l'unica bevanda analcolica da meditazione. Ma il tè è ancora di più: un "ingrediente segreto" da portare in cucina, con esiti sorprendenti Sperimentare con il tè... In cucina Ebbene sì: il tè di alta qualità può essere un valido alleato per delle ricette inusuali, esotiche. E i vari generi di tè permettono approcci completamente diversi. Per esempio il Lapsang, dal caratteristico aroma affumicato, può dare risultati sorprendenti come spezia per carni arrosto o per dare un sapore speciale alla frittura (aggiungendolo come ingrediente dell'impanatura, magari unito ai semi di sesamo). Completamente diverso per sapore e aroma, il tè verde può essere utilizzato per un brodo vegetale più fresco, con il quale magari avventurarsi in qualche ricetta simil - tailandese. E anche per quanto riguarda i dolci, il tè può dare risultati sorprendenti: dando un gusto particolare a un sorbetto di frutti rossi. E se fino a ora pensavate che il tè fosse solo il parente povero del caffè, è il momento di ricredersi!